Quando si tratta di ricevere delle detrazioni, in pochi sanno che ci sono ben tre ricevute che possono fare un’enorme differenza.
Ogni anno, quando arriva il momento della dichiarazione dei redditi, molti di noi si accorgono troppo tardi di quanti scontrini e ricevute sanitarie siano finiti nel cestino della spazzatura.

Eppure, quelle piccole spese che sembrano insignificanti, messe tutte insieme, possono fare la differenza e alleggerire un po’ il peso delle tasse. La detrazione per le spese sanitarie infatti è una delle agevolazioni più comuni ma anche più sottovalutate.
Spese sanitarie: conserva queste ricevute e presentale quando fai la dichiarazione dei redditi
In Italia, la legge consente di recuperare il 19% delle spese sanitarie sostenute nell’anno, a patto di superare una franchigia di 129,11 euro.

Significa che solo la parte che va oltre questa soglia è effettivamente detraibile. E non parliamo solo di grandi spese mediche o interventi chirurgici: anche i piccoli importi contano, se si sa dove guardare e cosa conservare. Ma aspetta, che ti spiego meglio.
Conservare queste ricevute ti permette di avere una bella detrazione fiscale in sede di dichiarazione dei redditi
Molte persone credono che le detrazioni riguardino solo visite specialistiche, farmaci o esami importanti, ma non è così.
Ci sono ricevute che spesso finiscono dimenticate in un cassetto, eppure hanno lo stesso valore fiscale. Si tratta di spese che rientrano pienamente nel concetto di “sanitarie” ma che pochi considerano tali.

E qui nasce il problema: la scarsa informazione. Troppi cittadini rinunciano a recuperare anche centinaia di euro solo perché non sanno di avere diritto a farlo o perché non conservano la documentazione corretta.
Dal punto di vista pratico, stiamo parlando di: scontrini parlanti, ricevute con codice fiscale e, quando possibile, pagamenti tracciabili.
Solo così l’Agenzia delle Entrate può riconoscere la spesa come detraibile. La cosa interessante è che, in molti casi, basta una semplice prescrizione o la dicitura “dispositivo medico” sulla fattura per rientrare nel beneficio fiscale.
Le tre ricevute che non devi mai buttare: ti permettono di avere una bella detrazione dalle tasse
Ecco allora le tre tipologie di spese spesso ignorate ma che valgono come detrazione nel 2025:
- Visite psicologiche, purché prescritte da un medico. Sempre più persone si rivolgono a uno psicologo per affrontare stress, ansia o difficoltà personali, ma pochi sanno che queste spese possono essere inserite nel 730.
- Ticket per analisi mediche, anche di laboratorio. Se si tratta di prestazioni sanitarie, i ticket sono a tutti gli effetti spese detraibili.
- Dispositivi medici, come plantari, occhiali o lenti a contatto. Devono essere accompagnati da scontrino parlante o fattura che ne indichi chiaramente la natura sanitaria.
Chi rientra tra le persone con disabilità riconosciuta inoltre non deve rispettare la franchigia e può detrarre l’intero importo.
Non serve spendere migliaia di euro per ottenere dei vantaggi: basta un po’ di attenzione, qualche ricevuta ben conservata e la consapevolezza che ogni piccolo documento può trasformarsi in un rimborso, basta solo esserne a conoscenza.