Roberto Benigni, il cinema in lutto: “Tristezza al cuore”. Arriva l’annuncio più drammatico

Il mondo del cinema italiano piange la scomparsa di un grande attore, che ha saputo farsi apprezzare per interpretazioni davvero memorabili.

Quando scompare un attore del suo calibro, il lutto avvolge non solo chi lo ha conosciuto, ma chi lo ha visto recitare, ridere, suscitare emozione. La sua versatilità – dal dramma alla commedia – rende difficile circoscrivere un’unica immagine, un solo ricordo. Eppure l’attore che è venuto a mancare nelle scorse ore lo ricorderemo forse e soprattutto come spalla di Roberto Benigni in alcuni dei suoi film più noti e apprezzati.

Roberto Benigni e Paolo Bonacelli in Non ci resta che piangere
Roberto Benigni, il cinema in lutto: “Tristezza al cuore”. Arriva l’annuncio più drammatico (Staseraintelevisione.it)

Interpretò il Duca nel film Salò o le 120 giornate di Sodoma di Pier Paolo Pasolini e conobbe la fama internazionale grazie al ruolo del detenuto Rifki in Fuga di mezzanotte, del regista Alan Parker, ma è appunto con alcuni film in cui recitò affianco a Benigni che Paolo Bonacelli, l’attore scomparso all’età di 88 anni, è divenuto davvero iconico. Il ruolo di Leonardo da Vinci in Non ci resta che piangere ha fissato nella memoria uno dei momenti comici più celebri del cinema italiano.

Una carriera infinita: addio a Paolo Bonacelli, attore amato da Roberto Benigni

Davvero impossibile dimenticare la scena in cui Troisi e Benigni, a spasso nel tempo, incontrano il celebre scienziato e gli insegnano a giocare a scopa. Ma non è l’unica pellicola in cui Bonacelli recita al fianco di Benigni: nel 1991, interpreta infatti un sacerdote in un taxi per le vie di Roma nel film a episodi Taxisti di notte di Jim Jarmusch, lo stesso anno è lo zio di Johnny Stecchino in quella che è stata la sua interpretazione più fortunata, che gli valse il Ciak d’oro ed il Nastro d’argento.

Paolo Bonacelli in una scena di Fuga di mezzanotte
Una carriera infinita: addio a Paolo Bonacelli, attore amato da Roberto Benigni (Staseraintelevisione.it)

Teatro, cinema, televisione: fino all’ultimo Paolo Bonacelli, protagonista su grande e piccolo schermo di decine di interpretazioni, ha saputo raccontare e raccontarsi con il suo volto iconico. L’ultimo suo ruolo lo aveva portato a termine appena qualche mese fa, quando era stato scelto per il cast di In the hand of Dante, del regista Julian Schnabel, pellicola presentata in anteprima lo scorso 3 settembre al festival di Venezia.

Il ricordo commosso di Roberto Benigni: ecco cosa abbiamo perso

Nato a Civita Castellana nel 1937, Paolo Bonacelli si definiva “uno che crede nel suo lavoro e negli altri”, parole che sicuramente ne mostrano un lato umano assolutamente da apprezzare. Di lui, in queste ore, hanno scritto in tanti, proprio perché ha lasciato tracce indelebili in produzioni cinematografiche e televisive, personaggi che ormai fanno parte della storia della settima arte e che restano scolpiti in sequenze memorabili.

Roberto Benigni e Paolo Bonacelli in Johnny Stecchino
Il ricordo commosso di Roberto Benigni: ecco cosa abbiamo perso (Staseraintelevisione.it)

Anche per questo, Roberto Benigni nel ricordarlo non si limita a un elogio formale, l’emozione trapela nelle sue parole: il regista e attore toscano ricorda con affetto il tempo condiviso con Bonacelli su set iconici e la luce che portava con sé nei personaggi. Momenti di allegria condivisi, che non torneranno più ma che resteranno scolpiti per sempre nella memoria: “Una gran tristezza al cuore che non ci sia più”, ha detto Benigni.

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