Grande novità per i fan di È sempre mezzogiorno, arriva una notizia incredibile che lascia il pubblico senza parole.
Certe volte i programmi di cucina sanno davvero stupire, e non solo con le ricette. Chi segue “È sempre mezzogiorno” conosce bene Andrea Mainardi: il suo entusiasmo contagioso, i capelli biondi sempre un po’ spettinati e quella risata contagiosa che lo ha reso uno degli chef più famosi del momento.

È uno di quei personaggi che non si limitano a cucinare, ma trasformano ogni piatto preparato in un piccolo show. E ora, lo chef bresciano ha deciso di sorprendere tutti ancora una volta, con un’idea che sembra uscita da un film.
Andrea Mainardi stupisce tutti i suoi fan: finalmente la notizia che molti aspettavano
Durante una recente intervista, Mainardi ha annunciato un progetto che ha lasciato tutti a bocca aperta, fan e colleghi compresi.
Non si tratta di una nuova trasmissione o di un libro, ma di qualcosa di molto più concreto: un ristorante. Fin qui nulla di strano, direte. Ma la vera notizia è che questo ristorante avrà un solo tavolo, uno solo. Un’idea folle? Forse. Geniale? Sicuramente.

Lo chef vuole creare un’esperienza unica, intima, con attenzione ai dettagli ma anche libertà totale. Immagina di sederti a cena e scoprire che tutto, ma proprio tutto, è stato pensato solo per te. Niente menu fisso, niente tavoli affollati, solo tu (e magari chi ami) con lo chef che cucina in diretta per te, ascoltando i tuoi gusti, le tue storie e con cui condividere una cena davvero speciale. È un modo completamente diverso di intendere la ristorazione, dove conta più l’emozione che il numero dei coperti.
Dove e quando aprirà il ristorante con un solo tavolo di Andrea Mainardi
Il locale aprirà nei primi mesi del 2026 a Ospitaletto, in provincia di Brescia, la sua terra. E non passerà di certo inosservato: sul tetto ci sarà un elefante rosa, un tocco surreale che rappresenta perfettamente lo stile vivace e ironico di Mainardi.

Un simbolo maestoso e visibile già da lontano, che anticipa il tipo di esperienza che ci si può aspettare dentro: creativa, divertente, fuori dagli schemi.
Un progetto già visto ma che rinasce sotto un’altra veste
Non è la prima volta che Mainardi si mette alla prova con questo format. Qualche anno fa aveva già dato vita ad un progetto simile a Corte Piovanelli, sempre nel bresciano, dove i clienti potevano prenotare un’unica tavolata per una cena interamente su misura. Ogni dettaglio era personalizzato: dai piatti alle luci, fino alla musica di sottofondo.
Eppure, questa nuova versione sembra voler andare oltre. Non solo un esperimento, ma una vera filosofia di cucina, un ritorno all’essenza dell’ospitalità. In fondo, lo dice sempre anche Antonella Clerici: “La tavola è il posto dove ci si racconta”. E Mainardi, di storie, ne ha ancora tante da servire, calde, profumate e creative, proprio come i suoi piatti.