La Ruota Della Fortuna, scoppia il caso: tutti contro Gerry Scotti, “Questa cosa non è normale”

La Ruota Della Fortuna, tutti furiosi con Gerry Scotti e Mediaset: ma cosa è successo da far scaldare così gli animi?

Qualcosa andato in onda durante l’ultima puntata de La Ruota Della Fortuna, ha fatto scoppiare la polemica e fatto infervorare in molti non perdonando il gesto né a Gerry Scotti né a Mediaset stessa.

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La Ruota Della Fortuna, scoppia il caso ascolti (staseraintelevisione.it)

Tutti hanno notato quel dettaglio e il pubblico sovrano si è riversato sui social per commentarlo. Quel “qualcosa” è sembrato più una strategia, che un “regalo”. Ed è proprio in quel momento che si è consumata una mossa che divide il pubblico.

La Ruota Della Fortuna, scoppia il caso

Nella serata in cui la concorrenza lasciava lo spazio al proprio show in prima serata, la puntata del preserale su Canale 5 ha continuato ben oltre l’orario abituale. Mentre su un altro canale partiva la prima del programma rivale, Gerry Scotti ha prolungato quel segmento finale, trattenendo gli spettatori.

Un prolungamento di dieci minuti che ha acceso la critica: un semplice ritardo o una scelta voluta per aumentare l’audience? I numeri mostrano che il programma ha ottenuto quasi 4,8 milioni di spettatori con il 24,3% di share, mentre Affari Tuoi raggiungeva poco meno. Ma se si guarda al periodo in cui entrambi erano attivi contemporaneamente, il confronto cambia. Quel “plus” ha forse fatto la differenza nei momenti decisivi.

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La Ruota Della Fortuna, polemica orario prolungato (staseraintelevisione.it)

Sul web il dibattito non si è fatto attendere. Chi lamenta la mancanza di trasparenza negli orari e chi accusa la rete di voler “gonfiare lo share” attraverso strategie ben studiate.

Perché allungare quel segmento finale?” chiede qualcuno. “Forse per tenersi il pubblico fino all’ultimo secondo”. C’è chi si lamenta che la sera finisca troppo tardi, chi si arrabbia per gli orari reali che non corrispondono a quelli indicati. Molti segnalano che lo “spostamento” dell’inizio della prima serata abbia obbligato a una visione frammentata e stressante. Qualcuno parla di “presa in giro”, condividendo la sensazione che le reti abbiano perso il senso dell’orario, a scapito dello spettatore.

La fascia dell’“access prime time” si è trasformata in un campo di battaglia dove le reti non cercano solo spettatori ma minuti in più, share guadagnato, pubblicità più visibile. Prolungare un segmento può essere vantaggioso: porta il pubblico fino al momento clou, fa sì che chi stava per cambiare canale cambi idea e resti. Ma la strategia è rischiosa: il pubblico è attento, e di certo non si fa “prendere in giro” con leggerezza.

Mediaset, con questa mossa, ha ottenuto un risultato sui numeri. Ma l’eventuale vittoria potrebbe “essere nulla” se il pubblico si sente preso in giro troppo spesso. Dopotutto, non serve dilungarsi oltre misura per vincere uno scontro se il telespettatore perde fiducia. Il bilancio tra vantaggi temporanei e reputazione futura è sottile, e il pubblico lo sa più di quanto si creda.

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